di Federico Lucia.
Con lo smartworking si pone il problema dell’errata percezione dei rischi a cui si è esposti. Se il datore di lavoro deve infatti valutare quelli “tipici” connessi all’attività del lavoro agile e darne informativa, il lavoratore dovrà attuare ogni accorgimento affinché la propria prestazione avvenga in maniera sicura: dall’illuminazione, all’ergonomia, al microclima, ecc.
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