– SPECIFICITA’ DEL DOCUMENTO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI –
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 14 giugno 2017 n. 29731
Il DVR (documento di valutazione dei rischi) deve contenere una relazione su tutti i rischi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori che possono presentarsi nell’ambiente lavorativo.
Per questo motivo non è sufficiente una relazione generica: è invece necessaria una valutazione che, seppur sintetica, prenda in considerazione ogni potenziale rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
– MALORE DEL LAVORATORE E VALIDITA’ DELLA DELEGA DI FUNZIONI –
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 aprile 2018 n. 18414
A norma dell’art. 2087 c.c. sussiste la responsabilità del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro quando sia stata accertata la violazione delle specifiche norme in materia e quando l’evento dannoso si sia verificato in conseguenza della loro violazione.
Inoltre, ricade sul datore di lavoro la responsabilità per i rischi per cui non siano state adottate misure preventive, come cadute accidentali, stanchezza, disattenzione o malori comunque attinenti al tipo di attività svolta.
In caso di delega di funzione per la salute e sicurezza, il datore di lavoro è esonerato da responsabilità solo se sono stati rispettati tutti i limiti e le condizioni previste dagli artt. 16 e 17 del D.lgs. n. 81/2008, posto che l’atto di delega non può comunque riguardare tutte le funzioni aziendali.
– RESPONSABILITA’ DEI SOCI DELLA S.N.C. PER MORTE DEL LAVORATORE –
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 febbraio 2018 n. 4941
In materia antinfortunistica la posizione di garanzia del datore di lavoro può essere ricoperta anche da altre persone fisiche; per questo motivo, tenuti presenti i principi civilistici in materia di amministrazione, nella società in nome collettivo la posizione di garanzia è attribuibile anche ai soci e non ha alcun rilievo il fatto che uno si essi ricopra anche l’incarico di RSPP conferito con delega di funzioni.
– UNICITA’ DEL CENTRO D’IMPUTAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO –
Corte di Cassazione, sezione Lavoro, sentenza 22 marzo 2018 n. 7221
Vi è unicità del centro di imputazione dei rapporti di lavoro subordinati ogni volta in cui:
- ricorre una simulazione o una preordinazione in frode alla legge del frazionamento di un’unica attività imprenditoriale tra diversi soggetti;
- se tra questi soggetti sussiste un collegamento economico-funzionale rivelato attraverso una serie di indici sintomatici.
– COMPENSAZIONE TRA CREDITI E DEBITI DERIVANTI DA UN UNICO RAPPORTO DI LAVORO –
Corte di Cassazione, sezione Lavoro, ordinanza 26 aprile 2018 n. 10132
Nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato il datore di lavoro ha la facoltà di compensare crediti e debiti contemporaneamente esistenti.
Nel caso di specie la Corte di Cassazione ha ritenuto lecita la compensazione operata dal datore di lavoro per un credito risarcitorio emerso nell’ambito di un procedimento penale per corruzione a carico di un dipendente con le somme accantonate a favore dello stesso a titolo di TFR.
– SI’ AL RAPPORTO DI LAVORO IN ATTESA DEL RILASCIO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO –
Ispettorato nazionale del lavoro, nota 7 maggio 2018 n. 4079
I richiedenti permesso di soggiorno per motivi familiari possono regolarmente istaurare un rapporto di lavoro anche nell’attesa dell’effettivo rilascio dello stesso o del suo rinnovo. Come prova della regolare permanenza sul territorio italiano, infatti, il richiedente può presentare la ricevuta postale attestante la richiesta.